venerdì 2 aprile 2010

Daybreakers- l'ultimo vampiro

DAYBREAKERS- L’ULTIMO VAMPIRO (Daybreakers USA, Australia 2009) dei fratelli Spierig con Ethan Hawke, Willem Dafoe, Sam Neill, Claudia Karvan, Michael Dorman HORROR- Immaginate un futuro prossimo venturo in cui i più poveri sono costretti a vivere ai margini della società e a dover sopravvivere ricorrendo alla violenza, dove le multinazionali e le banche governano la società, chi è ricco può permettersi tutto e l’equilibrio naturale è stato sovvertito (un tema insomma in parte già trattato da George A. Romero nel recente “La terra dei morti viventi”). Probabilmente tutto questo avverrà a breve. Ora immaginate che il genere umano non sia più lo stesso ed avrete “Daybreakers”: un interessante sguardo su ciò che, con i dovuti limiti del caso, potrebbe avvenire. Nel 2019 la gran parte della popolazione del mondo è composta da vampiri, i pochi umani rimasti sono in parte rinchiusi in stato di incoscienza in banche del sangue e in parte braccati come animali per essere asserviti allo stesso scopo dei loro simili prigionieri: fungere da nutrimento. Ma le risorse, si sa, si esauriscono e così accade anche per il sangue umano che inizia a scarseggiare, il che provaca mutazioni fisiche e diminuzione delle funzioni cerebrali nei soggetti che smettono di nutrirsi per un certo lasso di tempo, che si riducono ad aggressivi ibridi tra uomo e pipistrello. In questo scenario lavora l’ematologo Edward Dalton (Ethan Hawke “L’attimo fuggente”, “Onora il padre e la madre”), che non beve sangue umano e lavora al soldo della banca del sangue diretta dal senza scrupoli Charles Bromley (Sam Neill “Lezioni di piano”, “Jarassic Park”), e che cerca di trovare il modo di inventare del sangue sintetico in grado di ovviare al suddetto problema che sta causando violenze ed insurrezioni. Si troverà presto a collaborare con dei fuggiaschi umani che gli riveleranno di avere una cura al vampirismo e che uno di loro, Lionel “Elvis” Cormac (Willem Dafoe “American Psycho”, “Spider man”), da essere vampiro è ritornato umano. Su una critica già vista ai mali del mondo come l’egoismo, l’avidità, il capitalismo e quant’altro, che porteranno l’umanità sull’orlo del baratro, i fratelli Spierig innestano l’elemento del vampirismo che rende indubitabilmente più cool ed affascinante la vicenda, che viene arricchita da interessanti e divertenti trovate della mutata popolazione per sopravvivere con tutti gli agi del caso (residence un allarme vocale che avvisa dell’imminente sorgere del sole, auto con vetri oscurati e telecamere in grado di mostrare la strada al guidatore....) e da quelli che sembrano essere riferimenti storici a mali compiuti in passato dalla razza umana (all'Olocausto per il trattamento riservato ai vampiri vittime delle mutazioni). Pur quindi ricco di spunti e con una trama nel complesso intrigante, il film non decolla mai: i personaggi umani sono piatti e stereotipati (Cormac ad esempio è il solito duro visto in migliaia di altri film), le scene splatter troppe e troppo spesso di una violenza inutile e gratuita degna dei vari film di zombie, gli effetti speciali di sovente non all’altezza di quanto si è voluto realizzare, la cura al vampirismo strampalata e ridicolmente ad efficacia immediata (i canini allungati cadono, spariscono? Mah....) e alcuni snodi narrativi troppo semplici e prevedibili. Un’occasione sprecata insomma, data anche la felice scelta dei bravi Hawke e Neill nel cast e l’interessante ricostruzione di un mondo alternativo ma simile al nostro, ma riconoscenti che la cara vecchia figura del vampiro sia ritornata sui nostri schermi con il fascino -e il sangue- che le era stato negato troppe volte ultimamente. Rimane il dubbio relativo al perché i vampiri non si riflettano in un film che fonda le sue basi sulla scienza e non sulla religione o sulle credenze popolari.
Voto: 6.5/10

CLIZIA GERMINARIO

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