martedì 20 aprile 2010

Scontro tra titani (visto in 2D)

SCONTRO TRA TITANI (Clash of the Titans, USA/UK 2010) di Louis Leterrier con Sam Worthington, Gemma Arterton, Liam Neeson, Ralph Fiennes, Mads Mikkelsen, Alexa Davalos, Hans Matheson AVVENTURA- Nella foga di produrre film redditizi e probabilmente con la speranza di far assaporare allo spettatore meno colto storie che sapessero di nuovo ed innovativo, Hollywood ha deciso di tornare al filone mitologico di cui questo “Scontro tra titani” è solo la punta dell’iceberg: già infatti si parla di possibile trilogia in caso di successo, senza contare il futuro kolossal “Immortal” (nuovo titolo di “War of Gods”) con Henry Cavill, già in lavorazione. Nata in 2D e riconvertita sull’onda dell’imperante moda in 3D senza il consenso del regista Leterrier, quest’opera è il rifacimento dell’omonima pellicola di Desmond Davis datata 1981, della quale riprende in parte la trama: vi si narra della missione di Perseo (Sam Worthington “Avatar”, “Terminator Salvation”), semidio figlio di Zeus (Liam Neeson “Love actually”, “Io vi troverò”) e di una regina mortale, per scoprire come sconfiggere il mostro kraken che verrà presto inviato da Ade (Ralph Fiennes “Fine di una storia”, “Spider”) a distruggere la città di Argo e riportare così gli uomini al rispetto per le divinità se non verrà sacrificata la bella principessa Andromeda (Alexa Davalos “The Mist”). Verrà aiutato in questa impresa da un manipolo di coraggiosi e dalla sua protettrice Io (Gemma Arterton, ex Bond girl di “Quantum of Solace”). La mitologia è dunque riveduta e corretta in un film che vuole evidentemente essere solo puro intrattenimento, che dei personaggi mitologici conserva solo i nomi e delle storie classiche alcuni dettagli indispensabili e di grande effetto –l’obolo a Caronte, lo sguardo di Medusa- e che raggruppa, modifica a piacimento e mischia indistintamente più miti (Medusa, Pegaso, Perseo) per inserirli in un’unica vicenda e farla risultare abbastanza spettacolare per il pubblico moderno. Come se le affascinanti storie greche non fossero abbastanza. Il risultato ottenuto dal buon mestierante francese Leterrier, esperto d’azione, è un film meno spettacolare di quanto ci si potesse aspettare, che rende bene soprattutto nelle scene finali della liberazione del kraken e che invece ha un arresto nella battaglia contro Medusa per via di brutti effetti speciali (degni di un episodio dei televisivi “Hercules” o “Xena”). Ci si chiede il perché non si sia dato rilievo maggiore alle figure degli dei, tra i quali risaltano solo lo Zeus di Neeson ed Ade, un Ralph Fiennes vittima di un brutto e penalizzante make up, e maggiore spazio ai dialoghi: qui tutto si regge su di una corsa contro il tempo che, è vero, non fa annoiare lo spettatore, ma che fa intristire per la povertà di contenuti. Un insieme di scene di battaglia e qualche sequenza di effetto non bastano e l’espediente della minaccia del Kraken, mostro marino presente in particolare nella mitologia norrena, sa di già visto grazie all’ultimo recente episodio della saga “Pirati dei Caraibi”.
Se ti è piaciuto guarda anche: “Troy” di Wolfgang Petersen (id, USA 2004) con Brad Pitt, Eric Bana, Orlando Bloom, Diane Kruger.

Voto: 6.5/10


CLIZIA GERMINARIO



Nessun commento:

Posta un commento