ECLIPSE (id. USA 2010) di David Slade con Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Bryce Dallas Howard FANTASY- A pochi mesi di distanza da “New Moon”, uscito nelle nostre sale lo scorso novembre, arriva il terzo capitolo della famosa saga di “Twilight” dell’autrice statunitense Stephenie Meyer. L’amore tra il vampiro vegetariano Edward (Robert Pattinson “Remember me”) e la mortale Bella Swan (Kirsten Stewart “Panic room”, “The Runaways”) è sempre più forte e dovrà scontrarsi con i sentimenti del licantropo Jacob (Taylor Lautner “Appuntamento con l’amore”), innamorato della ragazza, e con un esercito di vampiri neonati proveniente da Seattle che sta creando scompiglio nel mondo dei vampiri tanto da richiamare l’attenzione dei potenti Volturi. All’ennesimo cambio di regia –un regista a capitolo, strategia discutibile- troviamo al timone l’inglese David Slade, autore del sanguinario e vampiresco “30 giorni di buio” alle prese con il capitolo sin ora più movimentato della saga che qui vede licantropi e vampiri allearsi contro l’esercito nemico: insomma premesse succulente per gli amanti dell’azione e dei vampiri, che vengono però disattese. Se il film appare meno noioso del precedente capitolo, note dolenti sono proprio gli attori e la sua generale realizzazione: in un cast male assortito e quasi totalmente monoespressione e mal scelto spiccano il breve ruolo affidato al bravo Jack Huston (il serial “Eastwick”) di fidanzato di Rosalie in un flashback – ve ne saranno svariati e poco efficaci- e quello più corposo di Xavier Samuel nei panni di un neonato che avrà un ruolo fondamentale nella vicenda. Azzardata la scelta di cambiare l’interprete di Victoria, da Rachelle Lefevre a Bryce Dallas Howard –figlia del regista Ron- e di dare così poco spazio al suo personaggio visto che tutti i problemi dei nostri partono da lei. Pollice verso anche per i dialoghi spesso insulsi e imbarazzanti e per gli effetti speciali non certo all’altezza di una saga tanto remunerativa che portano ad avere la sensazione che si voglia puntare solo sul lato commerciale, sul fare soldi, senza la minima volontà di migliorare la qualità. Se infatti nel primo capitolo era comprensibile un basso investimento monetario e anche forse di sforzi, dato che la fama del libro non era ai livelli di “Harry Potter” e che i vampiri sono sempre stati figure di nicchia, adesso non è più giustificabile la sciatteria con cui si seguita a realizzare i capitoli successivi di questa serie. Un qualsiasi telefilm sul genere, dall’indimenticato “Buffy the vampire slayer” al recente “The vampire diaries” passando per “Moonlight”, offre molta più profondità e qualità di una saga da milioni di dollari di budget ed incassi, segno che oggi sempre più spesso la qualità più che in sala si trova in tv.
Voto: 5.5/10
CLIZIA GERMINARIO
CLIZIA GERMINARIO
Nessun commento:
Posta un commento