sabato 31 luglio 2010

Sting,Symphonicities.


Ritorna l’immortale Sting, celebre frontman dei ‘Police’, a brevissima distanza dal suo ultimo lavoro, “If On A Winter's Night” fatto uscire, appunto, lo scorso inverno. Il nuovo, se così si può definire, lavoro dell’artista internazionale, da sempre apprezzato per la sua innegabile bravura, ripropone dodici dei suoi più celebri successi da solista e non, riarrangiati per l’occasione con l’ausilio della Royal Philharmonic Concert Orchestra. Nulla da obbiettare, considerando che Sting si avvale da sempre del fiore all’occhiello della musica mondiale per il conseguimento dei suoi progetti, che; vecchi o nuovi che siano, sono sempre accolti con vasta approvazione dal pubblico per la sua quasi innata capacità di ricreare qualcosa di sempre nuovo anche all’interno di brani già ascoltati milioni di volte. Quest’album non fa di certo eccezione. Sting riconferma la grandiosa capacità di saper dare un sapore diverso alla sua musica ogni qual volta la si riascolta. Quasi non si riconosce il brano che apre la raccolta; “Next to you”, che rinasce con un ritmo ed un’energia degna delle canzoni di Elvis Presley. Orecchiabili e ben riusciti anche gli arrangiamenti di classici come “Roxanne”, con un’atmosfera certamente più soft, agevolata dall’orchestra che ha saputo creare un’armonia che rende il disco gradito all’ascolto. Quest’ultima creazione del cantante inglese anticipa il suo tour che non potrà che toccare anche il nostro paese per più di una data, cosa ben gradita ai fan vecchi e nuovi che potranno, attraverso questo nuovo lavoro, attendere l’imminente serie di eventi con la giusta dose di energia, trasmessa magistralmente da questo album.

STEFANO CARBONE.

Nessun commento:

Posta un commento