Uscito lo scorso 27 aprile, il nuovo disco del gruppo “The Hole”, riformato dopo lo scioglimento del 2002, è un lavoro nato grazie alla collaborazione fra la leader e cantante del gruppo Courtney Love (vedova di Kurt Cobain) ed artisti del calibro di Billy Corgan (degli Smashing Pumpkins) o Linda Perry (4 Non Blondes). Del nuovo album delle “Hole” se ne parlava da lungo tempo; fino a far diventare la sua uscita, più volte posticipata, quasi una meta irrealizzabile. Del resto la causa intentata da Eric Erlandson (ex chitarrista del gruppo) per l’uso improprio del nome della band, non ha di certo agevolato l’uscita del disco, partorito con estrema lentezza e difficoltà. Le sonorità tipiche del gruppo, che ora è composto da Micko Larkin (chitarra), Shawn Dailey (basso), Stuart Fisher (batteria) e, ovviamente, da Caurney Love, sono sempre caotiche e caratterizzato da un profondo legame con il rock degli anni 90’. I testi , caratterizzati da tematiche più forti e scritti in collaborazione con vari artisti, danno anche l’opportunità di aprire uno spiraglio persino verso la spiritualità (‘Letter to God’) . Di certo ha non poco influenzato questo nuovo lavoro, l’utilizzo di artisti giovani e poco conosciuti; che comunque non discosta dallo stile del gruppo, che la sonorità dell’intero LP riconferma sempre. Sublime l’utilizzo di una copertina che rimanda in qualche modo alle atmosfere ottocentesche, quasi a rendere l’album come l’incarnazione della bellezza d’altri tempi schiacciata dalle difficoltà e dai dolori della cruda realtà che il cd rispecchia in toto dei suoi brani. E nonostante ciò “Nobody’s Daugther” è un lavoro che porta verso la luce, la redenzione, la ricerca del bene dentro di sé all’interno della propria oscurità.
STEFANO CARBONE
STEFANO CARBONE
Nessun commento:
Posta un commento