Jannis Kounellis, artista anticonformista e dalle spettacolari sculture, “veterano” del circuito d’arte, sceglie personalmente l’ambientazione per la mostra barese, dove espone opere quasi monumentali, come sovente nel suo lavoro artistico. Luoghi non casuali, quelli dove il progetto espositivo prende piede. Il teatro Margherita, semi ricostruito, è la sede perfetta per la mostra di Kounellis. Egli, affascinato dai luoghi centrali e anticonvenzionali (fabbriche, navi, ecc..), riesce ad amalgamare perfettamente la sua opera con l’ambiente ancora non del tutto ricostruito dello storico teatro. Le sue istallazioni, utilizzano materiali come ferro, carbone, lana, ci suggeriscono un legame con ciò che è inanimato, privo di vita, e ciò che invece ha ancora un legame con l’esistenza (la lana). Le due imponenti istallazioni, comunicano di certo il senso del dramma che spesso ritroviamo nel lavoro di questo poliedrico artista greco. La prima opera, contenuta nel foyer del teatro, composta da vari moduli, ove in ognuno si possono osservare due lastre di metallo, fissate l’una all’altra, che pressano dei cappotti da uomo, sinonimo dell’uomo stesso e della sua condizione di oppressione. L’unico elemento che richiama alla pittura è il cavalletto che sorregge ogni modulo. L’altra opera, contenuta nella platea, è composta da sacchi contenenti carbone, dai quali s’innalzano aste di ferro che arrivano fino alla cupola ancora semidistrutta e lastre di metallo scuro. L’impressionante forza di questa magnifica opera si unisce indissolubilmente con l’architettura stessa del teatro, fornendogli anche grazie alle condizioni interne, una drammaticità quasi palpabile. Il percorso prosegue all’esterno del teatro, sul lato destro di Piazza Ferrarese, crocevia di culture architettoniche e non, dove troviamo un immenso parallelepipedo di metallo, sul quale vi è poggiato un altro più piccolo, contenente del carbone; opera volta a evidenziare il rapporto fra forme diverse. Una mostra curata da Annamaria Maggi e Vito Labarile, realizzata e promossa dal comune di Bari, in collaborazione con l’associazione onlus “Di Segno in Segno” . Il percorso, ci porta a riflettere attentamente sulle configurazioni che questo tipo di arte assume all’interno di un contesto architettonico come il nostro, da sempre crocevia di culture antiche, cosa certamente non estranea all’autore, che proviene da un paese che condivide parte delle nostre origini classiche.
STEFANO CARBONE
Presso il Teatro Margherita e Piazza Ferrarese.
Orari: mar/dom h. 10.00/13.00 - 17.00/21.00 (chiuso il lunedì)
Da venerdì 14 maggio
a lunedì 20 settembre
STEFANO CARBONE
Presso il Teatro Margherita e Piazza Ferrarese.
Orari: mar/dom h. 10.00/13.00 - 17.00/21.00 (chiuso il lunedì)
Da venerdì 14 maggio
a lunedì 20 settembre
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