Giugno 2010; un mese atteso da molti per un avvenimento che concentra su di sé l’attenzione quasi totale della popolazione globale: l’inizio dei mondiali di calcio. Ma c’è davvero ancora gente che si prodiga a pensarci? Personalmente ci risulta difficile anche solo lontanamente rivolgere marginale attenzione ad una evento del genere, seppur di così larga portata sociale e affettiva, in un momento difficile come questo per il nostro paese e non solo. Chiaramente oltre alla questione del federalismo fiscale, ultimo colpo inferto alla nostra nazione che per quanti tagli o manovre possa subire, pare non decollare mai per quanto concerne l’economia ( fosse solo quella a non mostrare segni di miglioramento…) o riuscire far quadrare i conti pubblici e non. Di certo colpisce come, benché in Europa si respiri universalmente un clima di difficoltà economica, sono ben poche le nazioni che hanno eliminato l’ipotesi di erogare fondi destinati alla scuola e all’istruzione. Di questo passo viene da chiedersi se usciremo mai da questa situazione di stallo…. Certo ci riesce difficile crederlo se non si investe sul futuro, anche in momenti come questi. Ma questo è uno dei tanti dilemmi del nostro paese in questo periodo. Di sicuro la questione della legge sulle (anzi, meglio dire “contro”) le intercettazioni telefoniche, di recente approvata dal senato, e tuttora in esame presso
Un’altra questione che ha scosso in particolar modo la nostra cittadina negli ultimi giorni, è stata la proposta di delibera per la revoca di una precedente delibera del 2003, che ratificava l’accordo che assegnava il Petruzzelli ai privati (ovvero agli eredi di chi quel teatro lo fece costruire). Questo consentirebbe al nostro comune di cessare il pagamento annuale di circa 500.000 euro annuali da effettuare nei confronti degli eredi legittimi. Una manovra del genere è di certo voluta anche a cercare di riappropriarsi di un teatro ristrutturato con il denaro pubblico e che comunque, se non si agisse legalmente in alcun modo, rientrerebbe in possesso degli eredi prima o poi. L’idea non è assolutamente illegittima, ma è probabile che non sia così facilmente realizzabile; difatti la votazione in merito alla delibera non è stata effettuata per mancato raggiungimento del numero dei presenti alla votazione. Non mancano, effettivamente i consiglieri comunali che ritengano la manovra azzardata per ora, e che occorra una più profonda ricerca dei mezzi legali per ottenere lo stesso risultato in modo semplicemente diverso. Certamente questo tipo di mediazione è auspicabile rispetto ad un’azione che potrebbe rivelarsi debilitante nel futuro. Si spera, dunque, che almeno per questo si tenti la via del confronto e del compromesso per cercare di risolvere la questione che, verrà a breve rimessa ai voti. Di certo di problemi maggiori ce ne sarebbero da risolvere, ma senza ombra di dubbio l’appartenenza del Petruzzelli alla cittadinanza è una verità sacrosanta che, a quanto pare, non è stata ribadita abbastanza.
STEFANO CARBONE.
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