Marylin; un mito, un mistero. La donna che fece innamorare di sé un’intera generazione di americani (presidente compreso) ritorna a cinquant’anni di distanza dalla sua tragica e sospettosa morte, in un libro scritto interamente da lei. Fra lettere, scritti, appunti e poesie, scopriamo una Marylin nuova e straordinaria. Per tutti, simbolo della donna vanitosa e spensierata, la Monroe si dipinge (ogni parola è stata scritta di suo pugno) con una naturalezza ed un’abilità che lasciano del tutto disarmati di fronte all’incredibile fragilità emotiva che fa da sfondo alla sua storia personale. Emerge una donna terrorizzata dall’idea di impazzire a causa della stessa malattia che aveva distrutto le menti della madre e della nonna, e convinta dell’impossibilità di riuscire ad amare veramente un altro essere umano. I “Frammenti”, ci consentono di scoprire anche una innata capacità di narrazione che Marilyn dimostra ampiamente nella descrizione della sua degenza in una clinica psichiatrica, nella quale osserverà la straziante situazione delle donne in questo triste luogo. Solare e cupa, superficiale ma profonda, la Monroe vive una dualità che non le ha impedito di raggiungere una notorietà che ha sfidato il tempo, e che trova nuova conferma nel successo di questo prezioso volume pubblicato da Feltrinelli grazie agli appunti lasciati alla morte dell’attrice a Lee Strasberg; confidente e amico della donna. Un’occasione unica per conoscere una nuova Marylin. Una ricerca introspettiva che non fa altro che rafforzare l’immagine di una donna che è da sempre irraggiungibile mito per tutto il pianeta.
STEFANO CARBONE.
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