Reduci dal loro ultimo album; che li ha consacrati come una delle band americane fra le più apprezzate in Europa; i Kings of Leon non deludono il loro sempre più vasto pubblico con il loro ultimo LP, nei negozi a partire dal 19 ottobre. “Come around sundown”, è un nuovo inizio, per il quartetto di Nashville, che si inoltrano in sonorità sin’ora solo accennate, e che spaziano dal rock al country. L’influenza di band come gli U2, è chiaramente riscontrabile nel sound generale del disco; in particolare in canzoni come “Pickup Truck” o la coinvolgente “The end”, posta quasi ironicamente come traccia iniziale. Una partenza decisamente accattivante all’ascolto, che si snoda in un percorso musicale che ripercorre uno dei must della band; divisa da sempre fra rock e country/folk, che in questo lavoro vengono alla luce in pezzi come “Backdown south”; nella quale veniamo catapultati nelle atmosfere evocate dallo stesso titolo della canzone; anche grazie all’ausilio della chitarra di Matthew Followill. Un album più ponderato; musicalmente parlando, ben lontano dalle tematiche e dal sound stesso di “Only by the night”; progetto che da due anni a questa parte portava i tre fratelli Followill (Caleb, voce; Jared,basso; Nathan, batteria) e il cugino Matthew, in giro per il mondo e che gli ha conferito fama presso il pubblico di tutta Europa (in special misura in Inghilterra). Con questo ultimo lavoro, dunque i KoL, ritrovano le loro radici, esplorando stili distanti seppur ben amalgamati con i loro precedenti album; elaborando una nuova capacità di sintesi che conferisce al sound una forza non indifferente.
STEFANO CARBONE.
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