La democrazia esiste davvero nel nostro paese? La domanda, (ahinoi!) ci sorge spontanea, considerando gli eventi di questo tremendo mese autunnale. Chiaramente non possiamo che riferirci al Lodo Alfano (se pensavate che avremmo parlato dell’omicidio di Sarah Scazzi vi sbagliavate di grosso; non accettiamo il modo in cui viene trattata la notizia, ormai semplice notizia simil-gossip per le trasmissioni più tragiche del nostro panorama televisivo), di recente approvata in Commissione Affari costituzionali del Senato; che consentirebbe alle più alte cariche del nostro stato( Presidente della Repubblica e DEL CONSIGLIO) di non essere processate durante il loro mandato. Fortunatamente, non più che due giorni fa, il nostro presidente della Repubblica si è reso conto che una norma del genere non può che essere incostituzionale; dato che il parlamento deciderebbe con votazione a maggioranza semplice su una legge che avrebbe grosse ripercussioni legali nei suoi riguardi (nota non marginale; si spera anche che la legge sia uguale per tutti). In effetti ci risulta difficile capire come mai, se il nostro presidente del consiglio dovesse compiere(il periodo ipotetico è potenzialmente inutile in questa frase…) una frode o peggio, possa tranquillamente evitare ogni responsabilità legale in merito. Il fatto che, inoltre, questo nuovo provvedimento sia retroattivo; ovvero valga anche per i processi in cui i presidenti erano coinvolti prima della nomina, non può che far riflettere. Ma è davvero possibile che nessuno si accorga di ciò che si vuol realizzare con questa legge? Evidentemente QUALCUNO pensa di essere talmente superiore rispetto ai sui elettori, da avere diritto all’immunità legislativa. Non c’è che dire, un idea niente male. Degna di un monarca. La nostra speranza non può che ricadere sul PD, in corsa per ‘far le barricate’(Bersani) in parlamento e il referendum, che si spera abbia il potere di fermare l’avanzata, che pare inarrestabile, di CHIUNQUE abbia avuto la geniale idea di creare un provvedimento del genere.
Di certo, non è solo questo il punto all’ordine del mese. Difatti, mentre al governo tutto si fa, tranne che lavorare per il paese,
La questione permane la stessa. L’ingente presenza di rifiuti non fa che creare problemi su problemi; probabilmente, stiamo lentamente arrivando al famoso limite decantato da tutti gli ecologisti della storia, oltre il quale, forse, ci accorgeremo che un provvedimento per lo smaltimento responsabile e la creazione di impianti per tale motivo, unito ad un affievolimento del desiderio di consumo, potrà prevenire queste situazioni di crisi; in modo tale che non sia più necessario risolverle in futuro. Speriamo solo che quando ce ne renderemo davvero conto non sia troppo tardi per agire in favore di questa causa, che richiede un elemento comune alla prevenzione di qualunque problema (politico, etico, legislativo): il rispetto.
STEFANO CARBONE.
Nessun commento:
Posta un commento